Giorgio Napolitano sui principi della Costituzione
Il Presidente Napolitano: “La Costituzione vive attraverso l’impegno per farla rispettare e applicare. E’ la cultura, la conoscenza, la visione della Costituzione che ci deve guidare”.
“I principi della Costituzione, di cui talvolta si parla come se fossero soltanto formule astratte, in realtà dettano comportamenti e dovrebbero essere seguiti da comportamenti concreti e coerenti”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, incontrando al Quirinale la delegazione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti che gli ha consegnato il “Premio Braille”. ” In effetti – ha continuato il Capo dello Stato – è più facile rendere omaggio apparente o superficiale alle parole della Costituzione anziché comportarsi in modo coerente con quel che la Costituzione suggerisce e prescrive. E non c’è dubbio che la Costituzione prescriva doveri di solidarietà: lo fa nei primissimi articoli e li definisce ‘inderogabili’. Bisogna comunque sapere che la Costituzione vive attraverso l’impegno per farla rispettare e applicare. E voi siete parte del mondo di coloro che si battono per farla rispettare ed attuare. E’ la cultura, la conoscenza, la visione della Costituzione che ci deve guidare, che mi guida, e che io mi auguro sempre di più guidi le decisioni pubbliche e le scelte di tutte le componenti della società civile “. Nel successivo incontro con i giovani dell'”Arsenale della Pace” (Servizio missionario giovani) di Torino, il Capo dello Stato ha richiamato la ricorrenza del 60° anniversario della Costituzione: “Si discute di quanto i principi costituzionali siano sentiti, condivisi, praticati, e sappiamo benissimo che quello della solidarietà è uno dei principi cardinali della nostra Costituzione. Perciò il vostro impegno è Costituzione vivente. La Costituzione non è soltanto un testo da imparare a memoria o da ripetere o a cui rendere un omaggio ‘a fior di labbra’. La Costituzione è un riferimento per la nostra azione quotidiana, per i nostri comportamenti concreti. Si tratta di non attendere soltanto che quei principi vengano attuati per iniziativa delle istituzioni, dei poteri pubblici: è fondamentale che ci siano iniziative dal basso, come quella altamente meritoria del Sermig di Ernesto Olivero”.
Il Presidente Giorgio Napolitano durante l’incontro con la delegazione Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti svoltosi al Quirinale il 12 Settembre 2008.
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