Cittadinanza e Costituzione
In occasione della 13ª Conferenza Associativa regionale dell’A.N.P.I. Lombardia, riunitasi a Milano nei giorni 15 e 16 marzo 2008, fu approvata all’unanimità una mozione relativa all’insegnamento della Costituzione in tutte le scuole, di cui appresso si riproduce il testo:
“APPELLO AI PARLAMENTARI: PREDISPORRE URGENTEMENTE NORME PER L’INSEGNAMENTO DELLA COSTITUZIONE IN TUTTE LE SCUOLE
(MOZIONE PRESENTATA DALL’ A.N.P.I. BRESCIA)
L’assemblea dei delegati partecipanti alla 13ª Conferenza Associativa regionaledell’A.N.P.I. Lombardia, riunitasi a Milano nei giorni 15 e 16 marzo 2008, rivolge, inoccasione del 60° Anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione, un appello alle forze politiche, che si riconoscono nei principi e nei valori della Costituzione repubblicananata dalla Resistenza, affinché i deputati e i senatori, che verranno eletti i prossimi 13 e 14 aprile, presentino al più presto in Parlamento una proposta di legge ed operino per la sua approvazione affinchè, in modo analogo a quanto avviene in quasi tutti i paesi democratici, renda obbligatoria, vincolante ed operativa in tutte le scuole italiane l’insegnamento della Costituzione e del suo processo fondativo secondo modalità da concordare con il Ministero della Pubblica Istruzione.”
L’esortazione sembrava essere stata accolta; nel testo originario della Ministra Gelmini presentato in agosto, si leggeva infatti:
“Art. 1 – Cittadinanza e Costituzione
[…] le competenze relative alla convivenza civile e alla cittadinanza sono acquisite attraverso la disciplina denominata “Cittadinanza e Costituzione”, individuata nelle aree storico-geografica e storico-sociale e oggetto di specifica valutazione […] alla disciplina “Cittadinanza e Costituzione” è attribuito un monte ore annuale di trentatré ore….”
Il testo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 1° settembre 2008 (DL 137) recita:
“Art. 1 – Cittadinanza e Costituzione
A decorrere dall’inizio dell’anno scolastico 2008/2009, oltre ad una sperimentazione nazionale, ai sensi dell’articolo 11 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, sono attivate azioni di sensibilizzazione e di formazione del personale finalizzate all’acquisizione nelprimo e nel secondo ciclo di istruzione delle conoscenze e delle competenze relative a «Cittadinanza e Costituzione», nell’ambito delle aree storico-geografica e storico-sociale e del monte ore complessivo previsto per le stesse […]”
Nella prima versione lo studio della Costituzione diventava, finalmente, una “disciplina” autonoma, con un proprio monte ore e valutazione specifica.
Nella seconda e definitiva versione, quella che ci era sembrata un’importante e significativa novità degli ordinamenti didattici addirittura scompare, per lasciar posto ad una sorta di esortazione, giuridicamente inefficace, a sperimentarenuove forme d’insegnamento della Costituzione. Per un obiettivo così modesto sarebbe stata sufficiente una semplice direttiva del Ministero!
Si è così di fatto svuotato di contenuti il testo presentato in agosto.
E pertanto ci sembra ancora una volta insoddisfatta la necessità di introdurre negli ordinamenti scolastici lo studio razionale e critico (anziché in forma “sperimentale” e quindi affidato alla buona volontà degli insegnanti) della Legge fondamentale dello Stato.
Alle forze politiche più sensibili alle tematiche intorno alla Costituzione spetta il compito di iniziative parlamentari che rendano effettivo tale studio.
p. l’ Anpi Gallarate
M. Mascella